Come scegliere un banco da falegname

come scegliere un banco da falegname e iniziare a lavorare il legno

Ecco alcuni esempi di banchi da falegname che si possono trovare su Amazon.

I banchi da lavoro non possono che essere un pezzo immancabile nella dotazione di botteghe artigianali o di restauro, ma anche di qualsiasi persona che predilige l’hobby del fai-da-te.

Anche chi non è un esperto in materia, ma può sempre aver bisogno di uno strumento del genere per dei piccoli lavoretti in casa, magari da minime dimensioni o ripiegabili, potrebbe svolgere il tutto con la massima sicurezza.

Nonostante ciò, però la scelta di un banco da falegname è condizionata da ciò che sono le proprie esigenze d’uso e proporzionata al grado di attività da svolgere, oltre alla realizzazione di una falegnameria.

Il costo del tavolo da falegname varia, normalmente va dai cento euro in su, costo che dipende dalla qualità dei modelli, dal loro grado di usura e solidità strutturale, il tutto per essere resistente al fine di essere usato nel corso del tempo. E la solidità è l’elemento principale che influenza una delle prime valutazioni da testare prima che se ne acquisti uno.

Lo spessore del legno e la resistenza di quest’ultimo sono due elementi di fondamentale importanza per tale utensile. La resistenza del piano di lavoro coinvolge anche l’impiego della ferramenta, senza la quale non ci sarebbe alcuna facilitazione durante il lavoro.

A questo proposito la scelta delle morse sarà dettata da esigenze complicate e sempre del tutto personali: se il banco dovrà essere posizionato contro il muro, allora dovranno essere necessariamente presenti due morse (d’acciaio o di legno) che completeranno l’impostazione standard, ossia quelle frontale e di coda al banco; se il banco del falegname verrà disposto al centro della sala, il numero di morse aumenterà a tre.

Ognuna di queste morse viene costruita per adempiere a diversi ruoli, come quello frontale, ossia con sgancio rapido; frontale di tipo scandinavo, a forma a ‘L’, da collocare in un angolo del piano; morsa di coda a carrello, forse la più preferita per i banchi in posizione laterale poiché la ganascia mobile si muove in direzione della lunghezza del banco; morsa di coda a vagone, in cui la vite s’inserisce nel piano per consentire fissaggi superficiali attraverso il cane mobile; le morse di coda a doppia vite consentono la realizzazione di una ganascia mobile della stessa larghezza del banco da falegname; quelle da gamba, invece, che dispongono di ganasce sempre in legno, ma i cui meccanismi possono essere sia in legno che in metallo. Hanno però il vantaggio di poter fermare bene degli oggetti di lavoro alti o larghi; e per concludere abbiamo le morse da modellista, orientabili e ruotabili da 0 a 90° attorno l’asse di serraggio.

I diversi banchi da lavoro offerti dal mercato moderno, soddisfano le esigenze di trattamento di qualsiasi tipologia di legno, ma purtroppo le versioni base non sempre sono complete di ulteriori accessori, ma sarebbe un po’ più opportuno spendere una cifra aggiuntiva per godere di ulteriori comodità, come ripiani aggiuntivi con sportelli, in modo che si disporrà lo spazio necessario per riordinare gli strumenti da lavoro utilizzati di rado, ma nel contempo avendoli sempre a portata di mano. Non solo risulteranno molto comodi, ma permetteranno anche di tenere sempre libera la superficie di lavoro e che si possano evitare cadute accidentali, specie di utensili delicati.

Qualora non ci si dovesse sentire in grado di scegliere tra le differenti varietà proposte nei negozi di bricolage, si potrebbe sempre effettuare una ricerca su internet e comprare online, comparando prima i diversi prezzi al fine di effettuare la scelta più opportuna ed affine a budget economici personali.

Se ne potrebbe pur sempre comperare un pezzo antico e trattarlo al fine di renderlo restaurato – tutto questo solo nel caso in cui si è un perfetto pratico dello shopping online – altrimenti si costruisce in base alle esigenze personali come infatti vuole la tradizione per svariate ed ovvie motivazioni, tra cui cercare di adempiere ai bisogni individuali e crearlo su misura in modo che si possano offrire soluzioni altamente proporzionate alle proprie aspettative.

Ed è proprio durante la costruzione del primo banco che si comprende che la superficie basica deve risultare totalmente liscia e debba disporre di una corretta qualità, tenendo in conto i movimenti del legno durante l’utilizzo del tavolo e di eventuali sue impostazioni: richiede, perciò, un’attenta e precisa progettazione.

Nella sua forma più tipica, esso si presenta con un tavolato di assi spesse alcuni centimetri, il quale viene sormontato dalla chiusura di un telaio robusto di travetti alti circa 10cm. Alla vista apparirà come un tavolato abbastanza grande.

I tipi di legno usati sono olmo, rovere, faggio, massello e castagno, tutti di qualità abbastanza robusta. Oltre al piano, che deve essere capace di sopportare al meglio le sollecitazioni alle quali la struttura sarà sottoposta, anche le dimensioni medie del piano sono fondamentali: 70-80 cm x 150-200 cm, sorretto da quattro gambe a sezione quadrata legate al pavimento da due traverse in funzione di piede, in modo che i cavalli si dispongano in modo proporzionato.

Una delle operazioni da effettuare sarà quella di porre degli appositi fori metallici, in modo da poter posizionare i ripiani già citati, ed avere la possibilità di collocare al proprio posto tutti gli utensili da lavoro.

Non si dovrà poi dimenticare di piallare mediante l’utilizzo della pialla, ossia uno strumento costituito da un ceppo di legno duro con impugnatura e lama tagliente, e come ultimo passo di carteggiare e decorare, così da avere una superficie liscia e levigata per merito dell’uso di una buona carta vetrata.

Come ogni mezzo di lavoro che si rispetti, i banconi richiedono delle cure e rifiniture particolari, da eseguire sempre ogni tot di tempo. E’ raccomandabile, perciò, rinnovare almeno una volta l’anno la superficie di lavoro mediante una rifinitura di piallata per rimuovere graffi, colle o residui di tinture, e se poi ci saranno eventuali danni più gravi, sarà bene affidarsi all’ impiego dello scalpello, controllando, poi, lo status delle ganasce per poi, se deteriorate sostituirle.

Anche le condizioni della ferramenta sono importanti da tenere a bada, specie se sono presenti segni di usura come ruggine, sarà necessario poi oleare. Al fine di non compromettere la solidità del banco da falegname è anche consigliato stringere i fissaggi metallici rallentati col tempo.

Dove acquistare gli attrezzi da falegname e come lavorare il legno

Per quanto concerna l’acquisto degli attrezzi inerenti al lavoro, sarebbe sempre bene acquistare i migliori in modo compatibile con le proprie possibilità economiche, suggerendo però di scegliere la qualità migliore solo per quelli di cui si è consapevoli che se na farà un maggiore utilizzo, tenendoli conservati nelle migliori condizioni possibili.

Gli attrezzi manuali di base sono essenzialmente pochi – ma buoni – come morsetto, martello e scalpello. Gli elettrici vengono costituiti dalla sega circolare (al fine, se richiesto, di creare il segmento tondo che risulta assai complesso da eseguire a mano libera), seghetto alternativo, pialletto elettrico, trapano/avvitatore, fresatrice e troncatrice.

Tali strumenti vengono utilizzati per la maggior parte in casi di tagli specifici, come quello del polistirolo, per costruire mobili adatti alla casa o per realizzare opere di restauro, che riguardano, sì, questi mestieri ma vengono anche adoperati per l’hobby handmade. Lavorare il legno comporta ovviamente dei rischi ed in un certo senso il restauratore si espone a tanti pericoli, specie se non si è molto pratici. Una cosa molto importante sarà quella di programmare attentamente il lavoro al fine di ridurre al minimo le difficoltà che si potrebbero incontrare più in avanti.

Bisogna, innanzitutto, lavorare con decisione e programmare con cura l’esito del lavoro. Se si dovessero incontrare delle difficoltà col restauro allora sarà bene danneggiare il mobile o oggetto in questione al fine di restaurare con più disinvoltura, mantenendo le mani dietro le parti taglienti degli arnesi affilati, e facendo pulizia sul banco da lavoro ogni qualvolta si creassero residui sulla superficie.

Al fine di mantenere un esito caratterizzato da una grande precisione, il mobile dovrà essere lavorato molto accuratamente per soddisfare le esigenze del consumatore (a maggior ragione se il lavoratore sia un falegname che si occupa specificamente di arredamento), creando, in più, uno stato di reversibilità sull’ oggetto in questione per poi, se il risultato non si dovesse presentare come quello sperato, avere in mano la possibilità di ritornare allo stadio originale dell’oggetto.

Per effettuare questo tipo di lavoro, sarebbe anche preferibile disporre di una lampada con braccio orientabile, molto utile ad essere più precisi possibili e per tagli oppure se durante il taglio d’incastri questo lume potrà essere fissata nei fori per i cani, l’effetto ne risulterà ancora meglio.

Nel momento in cui una superficie debba essere piallata, sarà più comodo avere la tavola di guida posta a 90° o fissata in morsa al fine di conferire alle angolazioni degli ottimi risultati.

La tavola di guida per piallare il legno di testa a 90° con angoli molto precisi è considerato un accessorio fondamentale ma soprattutto se impostato al meglio, ottimo, che dovrebbe disporre di un semplice listello di legno fissato normalmente sulla faccia inferiore, così ché sia possibile prendere la morsa o mandare in battuta al bordo del piano per fermare la guida.

Giunti alla conclusione di tale guida, ci si potrà ora rischiarire i diversi dubbi avuti in precedenza e prendersi la libertà di negare ed affondare convinte affermazioni che riguardano l’esistenza di veri e propri banchi da falegname perfetti e conformi a qualsiasi tipo di modello standard, poiché come visto, di standard c’è poco e nulla.

Quelli di molto tempo fa, banchi ideati e perfezionati da falegnami maestri dell’arte del trattamento del legno, che sono tutt’ oggi un ottimo modello da seguire e da cui prendere esempio, ci offrono delle lezioni fondamentali sull’importanza di un buon disegno e di una solida costruzione dei banchi.

Per la natura dell’evoluzione e di design di oggetti utensili a mano ed elettrici, il banco comparirà esattamente come qualsiasi altro attrezzo da lavoro, cioè modificato ed in costante cambiamento proprio ai fini delle possibilità realizzative di nuove tecniche di lavorazione che, man mano, tentano velocemente e costantemente di adeguarsi al passare del tempo e all’incostante sviluppo tecnologico.

Essendo, però, un mezzo di impiego individuale esso continuerà ad essere costruito ed idealizzato secondo criteri basici ed unici di preferenzialità dettati dalle disposizioni di necessità lavorative che debbano soddisfare al contempo le esigenze del cliente nel migliore dei modi.

Ciò che non muterà mai e senz’ altro costituirà la conseguenza della pura soddisfazione, sarà solamente il risultato: unico ed irripetibile da nessun altro individuo che utilizzi una postazione totalmente differente per le proprie necessità.

Ciò che rimarrà impresso per la creazione sarà il frutto di lavoro e fatica ricavato dalle forze di chi questa attività la svolge con passione attraverso le proprie mani o quelle di un vero falegname, un vero professionista di quest’occupazione secolare.

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